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Scuola e Psicoanalisi: primo incontro con Maurizio Stangalino

a cura di Elvio Mattalia

A conclusione del Convegno “ Esperienze a Confronto: Approcci all’Autismo” che ARSDiapason ha tenuto a Torino il 29 e 30 marzo 2019, giornate di studio dedicate al confronto tra psicoanalisi e comportamentismo rispetto agli interventi su casi di autismo, una delle domande più interessanti è stata posta dagli insegnanti che tutti i giorni per più ore prendono in carico questi soggetti.

La domanda riguardava specificamente il rapporto tra psicoanalisi e pedagogia; e in particolare come la psicoanalisi può essere di aiuto agli insegnanti (in generale, al di là dell’autismo) nell’affrontare i processi di apprendimento dei bambini “normali” o con problematiche di difficile gestione.

Ci possono/devono esserci dei momenti formativi di tipo psicoanalitico nella formazione dei docenti?

L’indicazione data ai partecipanti al seminario, per avviare la riflessione , era un testo di Carlo Fratini (in Bruno Bettelheim tra Psicoanalisi e pedagogia, Liguori ed., Napoli 2000) che risponde in modo efficace alla prima domanda (in quale modo psicoanalisi e pedagogia si incontrano):La psicoanalisi, almeno in apparenza, sembra essere distante dalle questioni strettamente pedagogiche. Essa, com’è noto, nasce essenzialmente come psicoterapia, essendo il suo scopo dichiarato soprattutto quello di dare una risposta non farmacologica alla sofferenza psichica. Freud, però, è andato molto al di là del momento terapeutico e ha costruito una teoria generale della personalità che accomuna sostanzialmente la patologia con la normalità. In tale contesto teorico, la sofferenza psichica (che si manifesta con il sintomo) acquista il significato di un linguaggio simbolico che nasconde e, al tempo stesso, rivela la presenza di un conflitto inconscio che nasce e si sviluppa soprattutto nell’ambito di una (distorta) relazione interpersonale tra il bambino e i genitori. La malattia allora si colloca inequivocabilmente all’interno di un percorso formativo alterato da meccanismi difensivi e conflitti intrapsichici che, a loro volta, sono stati attivati da particolari condizioni familiari… Nell’ottica della psicoanalisi, dunque, la qualità del rapporto educativo assume un’importanza fondamentale mentre la terapia viene chiamata in causa a posteriori proprio per attenuare i danni provocati da “una cattiva relazione educativa”. Un’educazione “sufficientemente buona” (intesa in senso molto ampio e comunque tale da comprendere la totalità dei rapporti personali con l’ambiente (n.d.r. quindi anche con gli insegnanti) assume allora il significato di una “profilassi” che esclude a priori la necessità di una psicoterapia. Educazione e psicoterapia assumono una posizione complementare…Nello stesso tempo, però, educazione e terapia possono anche assumere un significato antitetico. Infatti, se da un lato una “buona” educazione può eliminare alla radice il bisogno di una psicoterapia, dall’altro la psicoterapia diventa necessaria per correggere i guasti provocati da un eccesso (o da un difetto) di educazione…” pagg.194,195,196.  

Alla domanda sulla formazione dei docenti, anche in campo psicoanalitico, risponde adeguatamente il testo di Maurizio Stangalino e Filippo Martino, Il bambino e la scuola: nel solco di Marcella Balconi  sviluppo emotivo e apprendimento in un approccio globale, due autori che ripercorrendo gli scritti di Marcella Balconi riescono nel difficile compito di correlare la psicoanalisi all’intervento scolastico. In effetti il pensiero psicoanalitico e psicopedagogico della dott.ssa Balconi diventa guida e riflessione costante per lo studio che il libro presenta.

Il testo chiaramente si presta in modo esaustivo ad indagare sul problema che si chiedeva di approfondire al termine del Convegno di marzo 2019. Per questo motivo si sono invitati i due autori a presentare il libro nel seminario (workshop) e a partecipare all’approfondimento della tematica con i partecipanti al precedente convegno, . Il dott. Stangalino (al seminario, per problemi di salute era assente il dott. Mittino) ha interloquito largamente con i partecipanti , alla discussione si è aggiunta . al termine della mattinata, la dott.ssa Germana De Leo (presidente ARSDiapason ) che per anni ha lavorato a Novara con la dott.ssa Balconi. La discussione del gruppo si è alternata con il relatore Dr. Stangalino e la dott.ssa De Leo.

PRESENTAZIONE del LIBRO (M. Stangalino)

Alunno, Famiglia, Scuola e Società vengono tratteggiate puntualmente in una trama di riflessioni osservazioni che legano in modo interessante le due scienze.

Al centro dell’attenzione c’è la psicoterapia che può intervenire in appoggio al bambino e ai genitori e all’intervento scolastico degli insegnanti; in effetti può essere utile alla relazione con il bambino e al suo apprendimento, potrebbe giovare ai docenti per risolvere i problemi di disattenzione del bambino rispetto al curricolo scolastico e alla gestione dei vissuti e delle emozioni degli allievi.

In particolare sono stati evidenziati i seguenti punti trattati dagli autori:

  • Problematiche di rapporto con le famiglie;
  • Il senso e i significati da dare al comportamento del bambino e come questo aiuto a capirsi possa servire a mettere ordine nella storia del bambino;
  • Il problema della vicinanza e lontananza dal bambino in vista della crescita della sua autonomia;
  • Come suscitare il desiderio di apprendere e come riparare i percorsi che si siano rivelati inadeguati o compromessi;
  • Come affrontare la fragilità di certi bambini e la distruttività di altri;
  •  Il valore dell’osservazione in campo clinico e in ambito scolastico;
  • L’importanza del gioco, del disegno del linguaggio drammatico, della parola per l’espressione delle emozioni, specialmente quando sono incistate nel vissuto del bambino tanto da essere difficilmente manifestabili.

In sintesi il libro poco per volta ci consente di comprendere (a partire dalle molte citazioni di Marcella Balconi) quale aiuto la psicoanalisi possa essere per l’intervento degli insegnanti.

Inoltre, a partire dalle domande dei corsisti molto spazio si è dato all’autismo e al problema delle diagnosi in aumento sia per l’autismo che per tutte le altre sindromi.

Nota di Redazione

segnalo la recensione del libro comparsa quasi in contemporanea sul sito della Società di Psicoanalisi Italiana https://www.spiweb.it/libri/il-bambino-e-la-scuola-di-m-stangalino-e-f-mittino-recensione-di-r-pagano/

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