Al momento stai visualizzando 55 passi

55 passi

di Anna Improta

Sono qui che cammino cammino… no, non per strada , ma sul balcone di casa mia.

Cammino contando i passi , avanti ed indietro… sono 55passi.

A volte guardo avanti o guardo giù e vedo le mattonelle del mio splendido balcone.

Ma che faccio! conto sempre i  miei 55 passi.

A volte scruto in cielo… il cielo, che bell’azzurro. .., ma una cosa è successa. Non c’è inquinamento, non ci sono rumori, ma solo silenzio.

Ora che cammino il silenzio è interrotto solo dalle risa di alcuni bambini che con i loro padri giocano sul balcone   di fronte casa.

Eppure questo balcone lo conosco bene, ma solo ora mi appartiene tanto.

Ho sempre pensato di apparire folle quando di mattina presto passeggiavo… 55 passi.

Ora mi sembra tutto normale, e pian piano si riaffacciano i ricordi di quando con la bici giravo per casa e via…  arrivavo qui sul mio enorme balcone… prima mi sembrava enorme. Come tutti i  ricordi sembrano grandi   da bambina.

Quanti flashback ora mi vengono in mente… perché non mi sono mai fermata a passeggiare prima, forse perché era una perdita di tempo? O pensavo “ se mi vedono i vicini mi prendono per folle” .

Che peccato quante cose mi sono persa.

Sollevando lo sguardo vedo gli alberi che circondano la mia casa, le piante che mamma con grande cura ha posizionato, distanti perfettamente in modo che il sole le riscaldava tutte..

Quante cose osservo, e camminando i miei 55 passi, allungo lo sguardo, il  vicino ti saluta, un sorriso esce sempre tra le persone che ora tutte sono li affacciate.

Mi rendo conto che forse solo ora il tempo si sta fermando, e solo ora come un film appaiono tante scene nella mia mente.

Le feste, i balli sempre da me schivati… mi nascondevo in camera a leggere o a vedere qualche film.

55 passi per un ricordo, per sentirmi ancora viva, in questo periodo dove vorrei tanto andar via, ma so che i miei 55 passi, mi servono per continuare a camminare, respirare e pensare tutte le persone a me care.

A volte penso che questi passi scandiscono un mio stato di prigionia, non posso uscire, so che devo restare qui.

Allora i miei 55 passi, diventano una passeggiate lungo un sentiero fiorito.

Li c’è un laghetto, dove gioiose le ochette festeggiano la loro natura, immergendosi nel laghetto e bagnandosi tutte.

A volte vedo il mare che so che è li distante, ma sento il rumore delle navi nel porto  che mi ricordano passati pensieri di gioventù.

Guardo il cielo… non vedo alcun aereo volare sulla mia testa, ma solo gabbiani che girano intorno a me, intorno alle case.

Si sentono gli uccellini, che bello, il silenzio, la pausa per un periodo che una forza superiore ci ha costretto a sentire.

Un nemico, oscuro, ma forse i veri nemici siamo stati noi uomini che presi dal vortice della vita non ci siamo fermati a guardare, nulla…

No, non voglio giustificarti nemico fosco, insidioso… ma voglio essere più forte di te, e per questo i miei 55 passi diventano la mia forza per allontanarti, per farti capire che io, uomo, sono più forte di te.

I miei 55 passi sono passi verso l’amore, la natura il tempo che devo riprendermi.

E solo con un sospiro riguardo giù e vedo la mia città.

Io sono viva e penso che 55 passi, forza  tutti noi li dobbiamo fare.

 Riusciremo a superare il tutto, però con la consapevolezza che mai dimenticheremo i 55 passi.